LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Vincenzo Gasparro
A che servono le rose

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

 

*

 

Sul cartone delle scarpe ho scritto

i nomi per essere certo che tutto

non sia una finzione e me li porto

in tasca all'occasione e per magia

rivedo quelli che ho perduto.

Non si estirpa dall'anima il male

facilmente ed è una brace

che rende il corpo piagoso.

 

*

 

Alla mesta stazione del mio paese

non arriva nessuno non parte nessuno.

Nel freddo mattino d'autunno becca

la tortora smarrita nell'acquerugiola

tra le umide foglie. Siamo soli nel gelo

ad aspettare il tempo crudele dell'addio.

 

*

 

Sono approdato nella terra di nessuno

nella casa delle sedie vuote dove

il silenzio rimbomba di fantasmi.

Scalzo sulla terra brulla inciampo tra

i solchi né disseta il succo del verdello.

Mi rimane il bianco del mandorlo

di marzo il bruco avido sul sambuco

mentre le anatre frullano su a volo insieme.

 

 

[ Tratto da A che servono le rose, Edizioni L'Arca Felice - scritto introduttivo di Vincenzo Di Oronzo e dipinti di Sofia Rondelli - Collana di arte-poesia a cura di Mario Fresa ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Marzia Alunni - 16/03/2013 13:58:00 [ leggi altri commenti di Marzia Alunni » ]

E’ un testo esemplare per finezza espressiva e cura della forma. Colpisce il taglio del discorso poetico, per nulla consolatorio, nobilmente trattenuto da una sorta di pudore che impedisce alla confessionalità di debordare. Tutto è scritto nelle metafore, nei ragionamenti aperti alla sofferenza, individuale, eppure assai condivisibile, perciò aperta alla poesia che nasce da una meditazione accurata sull’esistere. L’equilibrio di emozione e armonia dona un carattere e d una magia particolari al testo che ha versi suasivi come: "Mi rimane il bianco del mandorlo...". Una proposta dunque da segnalare ( una conclusione che Maria Grazia Lenisa approverebbe!) Marzia Alunni

 Loredana Savelli - 11/03/2013 20:30:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Il tono intimista, a mezza voce, ben si accorda al pudore dei sentimenti qui espressi. Sono attimi fugaci di nostalgia, ben tenuta sotto controllo perché non sfoci in dramma. La seconda delle tre mi è arrivata davvero in profondità, una piccola stilettata che non lacia segno, esteriormente, ma colpisce proprio al centro.

 Luca Giordano - 11/03/2013 12:23:00 [ leggi altri commenti di Luca Giordano » ]

Il pessimismo in poesia rischia di essere già visto. Il tuo però ha quella ’vertià’ che implica coscienza profonda, un vissuto. La ricerca di un contatto perduto di un’armonia scordata è un desiderio che emerge, almeno per me, dai tuoi versi.
Luca Giordano

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.